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Vertenza lavoratori Caruso e General Construction, aziende replicano a Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil

In merito alla vertenza dei lavoratori di Geom. Rocco Caruso Srl e General Construction Srl, le due Aziende, aderenti a Confapi Matera, replicano alla nota sindacale. Di seguito il testo integrale.

Riguardo alle retribuzioni arretrate, le Società comunicano che in realtà sono stati erogati degli acconti cui seguiranno a breve i saldi.

In particolare, i lavoratori di Geom. Rocco Caruso Srl avanzano il 10% di giugno e la mensilità di agosto; i lavoratori di General Construction Srl solo la mensilità di agosto. Per entrambe le Società la mensilità di luglio è stata interamente versata.

Altrettanto dicasi per il contributo OPT, versato in acconto agli operai, di cui mancano solo piccole differenze circa il dovuto.

Le due associate Confapi precisano che la continuità lavorativa non dipende dalle Aziende, che con notevoli sforzi da sempre cercano di impiegare le maestranze in altri cantieri pur di garantire loro il lavoro e la retribuzione.

Le Società sono aperte e disponibili a giungere a una rapida soluzione della vicenda, anche in virtù dell’incontro che si terrà il prossimo 22 ottobre presso il Dipartimento Politiche di Sviluppo della Regione Basilicata, alla presenza dell’assessore Francesco Cupparo, della committente Eni, dei Sindacati e delle Aziende medesime.

Riportiamo di seguito la nota inviata dai sindacati  Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgilsulla vertenza dei lavoratori delle aziende Caruso e General Construction, 

Da questa mattina le Organizzazioni Sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione e il conseguente sciopero dei lavoratori della Caruso e General Constructiona seguito delle gravi inadempienze contrattuali che da mesi subiscono i lavoratori di queste due società, a partire da retribuzioni arretrate mediamente di tre mensilità, soldi pubblici, regionali, dell’OPT mai inoltrati ai lavoratori e soprattutto da una mancata continuitàlavorativa dovuta sia all’atteggiamento aziendale ma anche ai disimpegni dell’Eni.
Il presidio e dunque lo sciopero, iniziato davanti al Centro Oli di Viggiano, questo pomeriggio si è trasferito nei pressi del Dipartimento dell’Ambiente della Regione Basilicata visto l’incontro programmato tra Eni e Regione Basilicata per continuare la trattativa relativa alle concessionipetrolifere in Val d’Agri.
Durante il presidio la Regione Basilicata, nella persona dell’Assessore Cupparo, si è impegnata a convocare urgentemente un tavolo congiunto di tutte le parti, Caruso,Eni e Organizzazioni Sindacali al fine di trovare una soluzione concreta, esigibile e che soprattutto dia una risposta a tutte le maestranze che da mesi vivono nella precarietà più assoluta.
Lo stato di agitazione e le azioni sindacali continueranno fin quando non verranno resi esigibili gli impegni già assunti per dare una risposta concreta ai lavoratori della Caruso e General Construction.
Non è possibile continuare a trattare e ritrattare le concessioni dell’Eni se ad oggi nella filiera industriale all’interno del Centro Oli – e non è solo il caso della Caruso – ci sono imprese non rispettose non solo dei contratti nazionali ma con problematiche legate anche al DURC, documento unico di regolarità contributiva, e ciò dimostra la fragilità e l’inadeguatezza di un sistema industriale scelto e autorizzato dalla stessa ENI.
Queste scelte poco gratificanti, che vanno nell’unica direzione di risparmiare e dunque di un maggior profitto, ovviamente si ripercuotono sui lavoratori, sulle loro retribuzioni, sulla tenuta sociale complessiva.
Pertanto le Organizzazioni Sindacali confermano lo stato di agitazione e lo sciopero di tutte le maestranze che continuerà fin quando non verrà trovata una vera soluzione.