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Comitato spontaneo ex lavoratori annuncia presidio davanti alla Regione Basilicata, Femca Cisl rivendica soluzione per esclusi da ammortizzatori

Il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Francesco Carella, in previsione della riunione del tavolo di coordinamento sugli ammortizzatori sociali in deroga, in programma a Potenza, nella sala Sinni della Regione Basilicata, giovedì 22 febbraio alle 12:30, richiama la necessità di dare una risposta ai tanti disoccupati che hanno esaurito la mobilità ordinaria nel 2015 e che non possono più accedere alla mobilità in deroga. “Stiamo parlando di circa un centinaio di ex lavoratori di aziende, molte delle quali ubicate nel materano, che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni”, evidenzia il segretario della Femca Cisl. “Sono padri famiglia che oggi si ritrovano loro malgrado senza lavoro e senza reddito a dover fare i conti con un inspiegabile rimpallo di responsabilità tra ministero del Lavoro, Inps e Regione e un groviglio di norme e circolari che hanno reso la materia degli ammortizzatori in deroga indecifrabile. L’incontro fissato per venerdì – avverte Carella – deve fare chiarezza: sappiamo che ci sono risorse inutilizzate negli anni precedenti, pari a circa 5 milioni di euro, che possono essere impiegate per dare una risposta concreta a questi lavoratori e per assicurare un reddito alle famiglie. Quello che non si può continuare a fare è rimandare la risoluzione del problema. Noi siamo aperti a ogni ipotesi, compreso un programma di politiche attive del lavoro, purché si assicuri ai lavoratori un sostegno al reddito e un percorso di reinserimento lavorativo. La nostra regione ha fame di lavoro, non di assistenza”, rivendica Carella, sottolineando che “se la politica vuole riconquistare il consenso della gente, deve mettere in campo un impegno straordinario, serio e credibile su crescita e occupazione”.

Comitato spontaneo ex lavoratori annuncia presidio davanti alla Regione Basilicata

Un comitato spontaneo di lavoratori annuncia il presidio che si terrà davanti alla Regione Basilicata nella giornata di giovedì 22 febbraio. Le motivazioni sono illustrate nella nota inviata alla nostra redazione.
Centinaia di ex lavoratori lucani cessati dalla mobilità ordinaria nell’anno 2015 denunciano la profonda ingiustizia sociale che si è perpetuata nei loro confronti.
Non hanno mai percepito la mobilità in deroga, né hanno potuto accedere ad altre forme di ammortizzatori sociali. Molti di loro hanno anche restituito i famosi “80 euro” in fase di dichiarazione dei redditi perché risultati incapienti con mille difficoltà. E ovviamente dal 2015 non hanno più trovato lavoro…
Il Ministero nel 2016 ha autorizzato la Regione ad erogare indennità ai lavoratori cessati nel 2016, dimenticandosi completamente della loro esistenza!
Quando qualcuno ha fatto notare l’errore, rappresentanti sindacali e politici con un accordo successivo sono corsi ai ripari e hanno definito un nuovo termine (20 ottobre 2017 ) per far presentare domande di accesso anche a loro.
Ma la storia non ha avuto un lieto fine.
Una successiva nota interpretativa del Ministero ha bloccato gli accrediti da parte dell’INPS. Tale nota asserisce che il beneficio può essere concesso solo se consecutivo ad altra mobilità in deroga, paradossalmente quindi chi già la percepiva poteva continuarla, per gli altri invece pazienza!
Ma non è stato nemmeno così perché l’INPS sta accreditando le indennità del 2016 anche a coloro che non l’avevano mai percepita prima!
Pertanto non si comprende se questi ex lavoratori dell’annata 2015 siano stati classificati dei reietti della società che non vuole occuparsi più di loro o se siano semplicemente degli “sfigati”!
Ma oggi sono stanchi e vogliono alzare la loro voce!
Queste persone che hanno lavorato e loro malgrado si trovano fuori da IPERCOOP Matera, PCMA Pisticci scalo, PANASONIC Pisticci Scalo, CEIT, CIET, NATUZZI, SOFTEN e altre aziende, giovedìì 22 febbraio saranno sotto il Palazzo della Regione a Potenza dove si terrà un incontro tra le O.O.S.S. e l’Assessore alle Attività Produttive Roberto Cifarelli per discutere del loro problema ed esigono che una loro delegazione rappresentativa debba partecipare al tavolo di coordinamento!
Si auspica una risoluzione definitiva della questione. Le risorse ci sono.
Occorre solo trovare insieme una soluzione per mettere la parola fine a questa brutta storia.