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Trivigno capitale europea per un giorno con l’evento “Da Trivigno a Hollywood”, omaggio a Robert Vignola e Rocco Brindisi

Sabato 26 ottobre 2019 Trivigno “Capitale della Cultura per un giorno” decide di omaggiare due personalità illustri, con natali locali e successo al di là dell’oceano, l’attore e regista del cinema muto Robert Vignola e il console italiano a Boston Rocco Brindisi. La giornata, coprodotta dal Comune di Trivigno con la Fondazione Matera-Basilicata2019 nell’ambito del progetto “Capitale per un giorno”, si svolge all’interno della Sala del Consiglio comunale con un programma che inizia alle ore 11:30 quando c’è l’apertura di mostre, installazioni e proiezioni dedicate ai due personaggi. Dalle 17 si forma un tavolo di discussione che vede la partecipazione dello storico dell’emigrazione Toni Ricciardi, del Direttore della Lucana Film Commission Paride Leporace, del proprietario dell’archivio appartenuto al console, Dino Basilissi, di Sara Lorusso della effenove Srls, della discendente Brindisi, Miriam Brindisi e dello scrittore Gianrocco Guerriero. Al tavolo modera la giornalista Carmensita Bellettieri. La serata si chiude con la degustazione raccontata “Sapore di casa. Menu dell’emigrante”, a cura del blog Food File Basilicata e realizzata dalla chef Annalaura Tammone. All’interno delle celebrazioni anche la presentazione della targa dedicata ai due emigranti illustri, realizzata dagli artisti Vito Palladino e Rocco Monteleone. Il tutto sarà allietato dagli intermezzi musicali del cantautore Antonio Nicola Bruno.

Per “Capitale della Cultura per un giorno” Trivigno, in coproduzione con la Fondazione MateraBasilicata2019,vuole affrontare un tema molto attuale, quello dell’emigrazione, che ha procurato “cervelli in fuga” già nel passato, come il regista Vignola e il console Brindisi, e vede proprio nel presente una nuova emorragia di risorse intellettuali e lavorative che mette a serio rischio la sopravvivenza non solo di Trivigno stesso, ma di tanti altri piccoli borghi dell’Appennino Lucano. Trivigno come Capitale della Cultura per un giorno vuole onorare i due emigranti illustri e, contemporaneamente, tramite loro, desidera celebrare anche tutti i giovani e meno giovani trivignesi che non abitano più in paese. Questo doppio binario, tra il presente e il passato, è declinato nel percorso che si apre dalle 11:30 all’interno della Sala Consiliare del Comune: si parte con la mostra documentaria dell’Archivio Rocco Brindisi, gentilmente resa disponibile dal Museo dell’Emigrazione Lucana di Lagopesole; ci si sofferma sull’installazione “Senza Parole” delle locandine cinematografiche dei film di Robert Vignola, per finire con la videoinstallazione il “Popolo migratore” realizzata con i contributi video di quanti oggi si trovano lontani dal loro paese d’origine.
Alle 17 la proiezione del documentario “Rocco Brindisi, illustre emigrante da Trivigno” di Carmensita Bellettieri e Raffaele Cutolo, prodotto dalla società di comunicazione Filomedia, sulla figura del console Brindisi e la sua dedizione in difesa degli immigrati italiani a Boston, tra cui anche Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Aprono il tavolo i saluti del sindaco, l’Ing. Marco Guarini. Segue il Prof. Toni Ricciardi, storico delle migrazioni presso l’Università di Ginevra ma anche Condirettore della collana «Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire» (Seismo),coautore del “Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes”, del primo “Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo” (Ser, 2014) e membro del comitato editoriale di «Studi Emigrazione». Ha scritto, tra l’altro, “Associazionismo ed emigrazione. Storia delle Colonie Libere e degli Italiani in Svizzera” (Laterza, 2013) e “L’imperialismo europeo” (Corriere della Sera, 2016). Per i tipi di Donzelli ha pubblicato “Morire a Mattmark. L’ultima tragedia dell’emigrazione italiana” (2015, Premio «La valigia di cartone 2015») e “Marcinelle, 1956. Quando la vita valeva meno del carbone” (2016). A Trivigno il Prof. Ricciardi affronta rapidamente il tema de “L’emigrazione italiana tra XIX e XX secolo. Il caso Sacco e Vanzetti”. Segue “Un archivio, un amore” di Dino Basilissi, colui che per un immenso affetto verso lasua “pedagoga” Sofia Buonamici, moglie di Rocco Brindisi, ha conservato e permesso la conoscenza del console trivignese, di cui i concittadini avevano perso traccia e memoria. Per rinnovare il ricordo dell’origine e dell’infanzia anche il racconto “La mia famiglia: i Brindisi” di Miriam Brindisi, nipote di Rocco.
E’ il momento di presentare alla cittadinanza la targa celebrativa in onore di Robert Vignola (Trivigno, 5 agosto 1882 – Hollywood, 25 ottobre 1953) e Rocco Brindisi (Trivigno 25 maggio 1860-Boston 14 dicembre 1936) realizzata dagli artisti Vito Palladino e Rocco Monteleone.
E’ tempo di chiudere lo spazio di discussione dedicato al console di Trivigno e di aprire quello dedicato al prolifico regista, nonché attore, Robert G. Vignola già molto noto a Hollywood all’alba della “Decima Musa”, ancora muta appena nata. Nella “fabbrica dei sogni” il suo ruolo più memorabile è Giuda Iscariota nel primo film dedicato alla vita di Gesù di Nazareth (From the Manger to the Cross, 1912), nella sua sconfinata filmografia la regia più celebre è When Knighthood Was in Flower (1922), che rese la protagonista Marion Davies una star. La discussione dedicata a Robert Vignola parte dal Direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, che illustra il potenziale insito nel cinema per la valorizzazione territoriale. “Il cinema, un ottimo strumento per valorizzare le radici di un luogo” è un’esplorazione delle innumerevoli produzioni cinematografiche realizzate in Basilicata, da Francesco Rosi a Pasolini, dalla Wertmüller a Gibson: grandi nomi che, con grandi opere, hanno reso il paesaggio un protagonista essenziale, unico e partecipe all’essenza stessa della narrazione. Fino ad arrivare all’oggi, in cui il genio smisurato e introspettivo di Terrence Malick sceglie ancora Matera per il suo ultimo film. I luoghi della Basilicata come set cinematografici ma anche come “matrici” di grandi registi, quale è Bernalda per Coppola o Trivigno per Vignola. E lì dove si trova la “culla” del genio si può costruire un “tempio” di memorie o di sogni, a partire da un festival fino all’idea coppoliana di un resort dedicato al cinema.Al Direttore della Film Commission segue la giornalista Sara Lorusso di effenove Srls, già co-regista di un documentario dedicato al cineasta di origine trivignese e, in questa sede, relatrice del tema “Robert Vignola, innovatore del cinema muto e custode delle origini”. Chiude il racconto su Vignola lo scrittore e giornalista Gianrocco Guerriero, autore del romanzo “La donna di rugiada” dedicato all’attrice del muto per la quale è stato coniato il termine “diva” e “divismo” ,“La figura di Lyda Borelli e il fenomeno del divismo dalla Basilicata al mondo”. Gli intermezzi saranno impreziositidal raffinatotalento musicale del cantautore Antonio Nicola Bruno.
Trivigno “Capitale della Cultura per un giorno” saluta i suoi ospiti con “Sapore di casa. Il menu dell’emigrante”: una degustazione raccontata dal blog FoodFileBasilicata dei cibi lucani che hanno contribuito a conservare l’identità dei nostri emigrati negli USA e a creare i piatti icona della nostra terra. Una parte del racconto è dedicato al prezioso diario manoscritto di una famiglia trivignese emigrata a Chicago: un generoso dono dei genealogisti Valery Fortney e Bryan Schneider, che dagli USA si sono trasferiti a Trivigno. La degustazione è realizzata dalla chef Annalaura Tammone che, con creatività e fantasia gastronomica, trasforma i piatti simbolo della lucanità in un simpatico fingerfood.