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Dopo 35 anni Albertino lascia Radio Deejay per M2o: la nuova sfida del dj più amato d’Italia e il jingle per SassiLive

Chi non è cresciuto a “Pane, Nutella e Deejay” (Citazione Valentino Rossi) non può capire. Dopo 35 anni consecutivi a Radio Deejay il dj Albertino, nome d’arte di Alberto Sabino Di Molfetta, lascia il programma del pomeriggio con il quale è andato sempre in onda dalle 14. Dal mese di aprile ricoprirà il doppio ruolo di direttore artistico e dj di M20, una delle altre due radio del Gruppo Gedi (l’altra è Capital). Condurrà un programma dalle 17 alle 19 ma di sicuro con lui ci sarà tutta la crew di “Albertino Everyday” che seguiranno Alberto in questa nuova fantastica sfida professionale: Mario Fargetta, Giorgio Prezioso, Maurizio Molella, Michele Wad, nome d’arte di Michele Caporosso, originario di Altamura, dj Shorty e Ale Lippi. L’ultimo appuntamento del pomeriggio è stato memorabile, con alcuni dei compagni di viaggio pronti a lasciare il proprio messaggio o a intervenire in diretta per ringraziare “Sua Maestà Albertino” del suo lavoro a Deejay: da Gerry Scotti a Jovanotti, da Fiorello a Rudi Zerbi, agli amici come Eros Ramazzotti con cui condivide la passione per la Juventus, passando per Dj Ax, Fabri Fibra e Ghali, solo per citare i nomi più forti ai quali Albertino ha dato fiducia quando erano dei sconosciuti al pubblico radiofonico italiano. E le figlie Giulia e Lucia, visibilmente commosse, come il papà. E poi la sorpresa di tutti coloro che lavorano in via Massena, la sede di Radio Deejay dove Albertino è cresciuto e si è affermato. Siamo a Carnevale e così tutti con la maschera di Albertino, perchè in fondo tutti quello che hanno fatto radio hanno guardato a lui come punto di riferimento, l’eterno Peter pan della radio italiana. Tra le sorprese più gradite nell’ultima puntata quelle di Massimo Oldani, Gigio D’Ambrosio e Massimo Braccialarghe, oggi affermato doppiatore. Siamo nella seconda metà degli anni Settanta, all’epoca di Radio Milano International e questi tre signori condividevano lo studio di una piccola radio milanese con un deejay milanese che di nome fa Alberto Sabino Di Molfetta, figlio di una coppia di Canosa emigrata prima a Foligno e poi nella periferia milanese, a Paderno Dugnano. Ai microfoni di quella radio c’era Alberto Ray, colui che poi sarebbe diventato per tutti Albertino, per gli amici Alba. Il ricordo più bello? Il viaggio in America per scoprire come si faceva la radio da quelle parti”. Albertino ha ironizzato anche su questa giornata memorabile, ammettendo anche di aver vissuto cosa accadrà il giorno del suo funerale ma, è stato doveroso precisarlo, l’1 marzo non è stata celebrata la fine di un mito, anzi. “Mi sento vivo e gasato per questa nuovo incarico e sono pronto a dare il massimo per M20”. Nell’ultimo appuntamento dalle 14 su Deejay Albertino ha anche anticipato che vorrebbe coinvolgere Jovanotti, Dj Ax e Ghali per la sua nuova sfida a M20.

Con l’uscita di Albertino dal programma quotidiano su Radio Deejay si chiude una “bella storia”, impossibile da raccontare in qualche battuta. Albertino è la Radio (citazione di Linus – ndr) perchè ha rivoluzionato la programmazione musicale convincendo Claudio Cecchetto, il fondatore di Radio Deejay, ad inserire nel pomeriggio la musica hip-hop e la “spaghetti-house” prodotta in Italia e portando la stessa musica nei club. Adesso per Albertino c’è una nuova sfida. Trasformare M20, da oltre 16 anni la sorellina di Radio Deejay, specializzata in musica dance, in una radio nuova, con poche parole e tanta musica, che prevede solo un programma al mattino e un paio di programmi nel tardo pomeriggio e in serata, uno dei quali con Albertino protagonista. Ci riuscirà? Albertino mette le mani avanti e da suo fratello Linus questa mattina a Deejay Chiama Italia ha dichiarato: “Se faccio una cagata torno qui anche perchè dove posso andare”. Albertino passa da Deejay a M20 ma il suo percorso casa-lavoro non cambierà anche perchè le due radio sono nello stesso palazzo, al civico 2 di via Massena a Milano. E il legame con la sua storica emittente radiofonica non si scioglierà comunque perchè il sabato pomeriggio Albertino e Fargetta condurranno il Deejay Time in contemporanea su Radio Deejay e M20. Una strategia per non perdere completamente la voce radiofonica più bella d’Italia su Deejay e favorire il rilancio di M20, vero obiettivo che Gedi intende raggiungere con Albertino, il Cristiano Ronaldo del mondo radiofonico italiano. Chi scrive ha vissuto tutto il percorso professionale di Albertino, che ha regalato anche un jingle per SassiLive in occasione della sua visita di due giorni a Matera, tra il 30 e il 31 dicembre 2015, prima della festa di Capodanno con il Deejay Time al Cromie di Castelleneta per festeggiare l’arrivo del 2016.

Michele Capolupo

Nella foto in basso Albertino con Fargetta nella puntata di venerdì 1 marzo di Deejay chiama Italia con Linus e Nicola Savino

LA LETTERA CON CUI ALBERTINO HA SALUTATO GLI ASCOLTATORI DI RADIO DEEJAY

Lasciare Radio Deejay dopo 35 anni non sarà per niente facile.
Via Massena è il posto dove sono cresciuto e dove ho realizzato i miei sogni. Che non sono finiti. Qui mi sono sentito un campione. Insieme a mio fratello e miei amici abbiamo raggiunto risultati impensabili, portando la radio su un altro livello.
Ho avuto la fortuna di poter lavorare con dei talenti straordinari che ancora oggi rappresentano il top dello spettacolo italiano.
Da Fiorello a Jovanotti fino a Gerry Scotti, il primo a introdurmi ai microfoni di Radio Deejay un pomeriggio di 35 anni fa.

Erano le due. “Ciao sono Albertino”. Lo ripeterò centinaia migliaia di volte. Sono consapevole di essere stato la colonna sonora della vita di molte persone. Ne ho avuto l’ennesima, inaspettata, riprova durante il tour del Deejay Time. L’affetto della gente è stato al di sopra di ogni aspettativa. E continua ad esserlo. Vedere quei ragazzi che affollavano Via Massena o l’Aquafan di Riccione diventare genitori e accompagnare i loro figli alle nostre serate mi riempie di gioia e di orgoglio. Ma non è fantastico tutto ciò?

Da grande volevo fare la radio. Non avrei potuto fare altro. Non sono bello, non solo alto, non so giocare a calcio, non so cantare o ballare. Per farmi ascoltare, avrei soltanto potuto usare un megafono. Così è stato, con quello che anch’io ho contribuito a far diventare il più forte di tutti: quello di Radio Deejay.
Adesso che sono grande – nonostante il nome – e ho pure due splendide figlie, mi è stata data una nuova opportunità, una sfida che dal primo di aprile affronterò con il mio gruppo di lavoro, con lo stesso entusiasmo di 35 anni fa.

Radio Deejay non si libererà tanto facilmente di me.
Ogni sabato pomeriggio con Fargetta, Molella e Prezioso faremo tutti insieme ancora un po’ di Deejay Time (in contemporanea anche su m2o). Tutti i giorni mi troverete invece sulla nuova m2o, con tutto il cast dello staff del team della gang. Ma alle 17.
Così prima “si va a mangiare” con calma.
Volevo salutare tutti gli ascoltatori di Radio Deejay, ma anche tutti quelli delle altre radio che in questi anni mi hanno ascoltato di nascosto, i vecchi, i nuovi e soprattutto chi mi seguirà su m2o.

Questo non è un addio ma un “a risentirci”.
Alla fine basta spostare la frequenza.
Per regali, dolci e scarpe in omaggio l’indirizzo è sempre il solito: Via Massena 2.
Non saprei andare altrove.

CLICCA QUI PER RIVEDERE L’ULTIMA PUNTATA DI ALBERTINO EVERYDAY, L’ULTIMO PROGRAMMA QUOTIDIANO DI ALBERTINO SU RADIO DEEJAY DOPO DEEJAY TIME, SCIAMBOLA, ASGANAWAY E 50 SONGS EVERYDAY

DI SEGUITO LA VISITA DI MICHELE CAPOLUPO NEGLI STUDI DI RADIO DEEJAY IL 12 GENNAIO 2011 PER LA CONSEGNA DEL PANE DI MATERA AL DJ ALBERTINO

DI SEGUITO IL JINGLE PERSONALIZZATO DA ALBERTINO PER I 10 ANNI DI SASSILIVE E L’INTERVISTA RILASCIATA PER I LETTORI DI SASSILIVE

 

ALBERTINO DIRETTORE DI M2O. LINUS: “E’ SEMPRE STATO IL MIO PRIMO GIUDICE, BUONA FORTUNA ALBA”

Oggi è l’ultima puntata del programma Albertino Everyday, da lunedì Alba sarà alla guida di M20.

Su Instagram Linus ha scritto un lungo post per raccontare ai suoi follower e ascoltatori questa nuova fase della carriera del fratello.

“Oggi, come ormai saprete, è il suo “quasi” ultimo giorno a Radio Deejay. Dico quasi perché in realtà non sparirà del tutto, continuerà ad andare in onda da noi con una cosa sua, ma è l’ultimo giorno del suo appuntamento quotidiano alle 14.

Era il programma più vecchio della radio, in onda a quell’ora dalla primavera del 1984. Ma, come dicevo, la vita (per fortuna) è fatta anche di cambiamenti, che sono il motore della nostra esistenza. Quelli che ci impediscono di appassire o di spegnerci andando a sfumare” scrive Linus e prosegue:

“Da lunedì Alberto comincia una nuova avventura, diventando il Direttore di M2o, una radio che probabilmente adesso come adesso gli somiglia un po’ di più e nella quale potrà rinnovarsi rimanendo quello di sempre. Un po’ lo invidio, per l’occasione di lavorare su un foglio completamente bianco. E un po’ mi mancherà, così come a voi. Non fisicamente, visto che lavorerà sempre nel nostro stesso edificio. E visto che siamo sempre stati colleghi di poche parole, come tutti i fratelli. Mi mancherà saperlo dalla mia parte, anche se in quella sua maniera ironica e apparentemente distaccata. In fondo è sempre stato il mio primo giudice, fin dagli inizi. Buona fortuna Alba. Bella lì.”

 

L’INTERVISTA PER SASSILIVE RILASCIATA DA ALBERTINO A MICHELE CAPOLUPO DURANTE LA SUA VISITA A MATERA IL 31 DICEMBRE 2015

Il dj Albertino, il personaggio radiofonico più popolare e amato d’Italia per la prima volta ospite da turista nella città di Matera per ammirare dal vivo gli antichi rioni Sassi. L’occasione arriva in occasione della Deejay Time Reunion, la festa di Capodanno 2016 in programma questa notte al Cromie di Castellaneta. Albertino è stato accolto nel Palazzo degli Abati nel pomeriggio di mercoledì 30 dicembre e dopo una breve passeggiata nei Sassi e una cena al Pettolino in via Ridola ci concede un intervista in esclusiva per SassiLive.

Albertino, per la prima volta sei a Matera. Cosa ne pensi di questa città designata capitale europea della cultura? “Matera è veramente bella, unica. Si fanno migliaia di chilometri per andare in vacanza e non ci si rende conto che abbiamo dei tesori in Italia tutti da scoprire. Se ci fosse il Deejay time dovrei schiacciare per forza il tasto piach sul telecomando interattivo”.

Dopo il grande successo della Deejay Time Reunion in cui hai ritrovato i tuoi grandi amici e colleghi Fargetta, Molella e Prezioso dal 2016 ritorna in onda su Radio Deejay anche la Deejay Parade con Fargetta in consolle e Albertino on the mike. Quando avete deciso che era arrivato il momento di ripartire con questo storico programma radiofonico, il più seguito di sempre ogni sabato assieme agli appuntamenti quotidiani del Deejay Time?

“E’ stato mio fratello (Linus – ndr) ha dirmi che quando c’è Mario in radio io cambio voce. E in effetti Fargetta trasmette positività senza nulla togliere ovviamente a Shorty che resta in regia ogni giorno per Albertino Everyday. Ho ritrovato Fargetta già per gli appuntamento radiofonici e dal vivo della Deejay Time Reunion e quando abbiamo cominciato temevo l’effetto nostalgia invece mi sono reso conto che oggi facciamo un lavoro per le nuove generazioni. E sarà così anche con il ritorno della Deejay Parade nel classico appuntamento del sabato pomeriggio. Una Deejay Parade con una nuova sigla ma che conserverà lo stile che ha portato al successo questa classifica di musica dance”.

In proposito, dopo tanti anni di Deejay Time, una breve parentesi con Sciambola e poi 50 Songs everyday per la prima volta Albertino diventa anche un nome di un programma radiofonico di Radio Deejay: come mai questa scelta?

“Il mio nome è un brand e lo dico senza peccare di presunzione. Albertino è una garanzia per gli ascoltatori che mi seguono da oltre venti anni”.

Dopo aver ritrovato Claudio Cecchetto alla festa per i 30 anni di Radio Deejay nel tuo programma hai deciso di utilizzare lo storico claim “In poche parole tanta musica” con cui l’emittente si è fatta conoscere dal 1982. Hai chiesto il permesso al tuo talent scout?

“Gli ho scritto dicendo “questo è tuo” e lui mi ha risposto “anche tuo”, quindi mi ha autorizzato con entusiasmo. Io prima di utilizzare qualcosa chiedo sempre il permesso all’autore perchè sono molto rispettoso della proprietà intellettuale. A me disturba ascoltare programmi in cui non fanno altro che fare adesso quello che noi facevamo venti anni fa perchè io ho costruito la mia popolarità su cose apparentemente futili come “piach” ma che in realtà hanno un grande valore per quanto riguarda la comunicazione”

“Tanta radio ma poca televisione e poco cinema, perchè Albertino resta ancorato nel mondo radionico e in quello del clubbing. Perchè non sei diventato popolare con altri mezzi di comunicazione?

“Non è detto che uno che fa radio per forza deve andare in televisione. Io sono contento di quello che ho fatto finora. Cero, in tv qualcosa l’ho anche fatta con il personaggio comico di Marco Ranzani. Per il cinema, ma lo dico scherzando, non sono riuscito a sfondare perchè mi hanno dato ruoli minori…”

18 anni fa ti ho chiesto cosa volevi fare da grande e mi hai risposto “l’intellettuale”, sei riuscito a raggiungere questo obiettivo?

“In realtà la mia risposta all’epoca era legata alla mia esperienza televisiva che mi ha portato su Rai 2 a condurre con l’autore Giuseppe Pontiggia il programma “i fanatici del libro”, ispirato ad una delle frasi che utilizzavo nel deejay time per coinvolgere gli ascoltatori, che definivo i fanatici del ballo”.

Parliamo della tua famiglia, cosa sogna il papà Albertino per le figlie Lucia e Giulia, un successo nel mondo dello spettacolo, della tv o della radio?

“Mi auguro che possano trovare qualcosa che le appassioni ma spero lontano dal mio mondo perchè poi scattano i paragoni e sinceramente non mi farebbe piacere”.

Albertino è credente? “Credo in un Dio ma non nella Chiesa”

Albertino e la politica, dove si colloca il cittadino Alberto Di Molfetta? “Non vedo differenze tra destra e sinistra. Renzi è giovane e vuole cambiare l’Italia ma sta roba degli ottanta euro non mi piace, è triste perchè penso sia un trucchetto. Te ne danno ottanta e poi ne devi pagare di più per altre tasse. In Italia ci sono tanti problemi come la tassazione troppo alta. Un problema che mi ha coinvolto quando ho deciso di portare in Italia un grande evento dance, Sensation. Gli organizzatori lo hanno sospeso proprio a causa di una tassazione altissima. Credo che in Italia la crisi economica ci ha fatto tornare poveri e mi riferisco naturalmente a tante famiglie in difficoltà per i servizi, la sicurezza e la sanità”.

Capodanno a Matera in diretta su Rai Uno, lo avresti immaginato? “Matera merita una grande visibilità anche se penso che la piazza è un po’ piccola per ospitare questo evento televisivo così importante. Sono comunque molto felice per il titolo di capitale europea della cultura 2019 e mi auguro che possa crescere come ha fatto Milano con l’Expo. Adesso la mia città è bella”.

E visto che abbiamo toccato il tema di Matera 2019 per Albertino c’è in regalo la riproduzione del logo in argento in versione spilla gentilmente offerta da Orafo Laboratorio Lisanti in via Passarelli 17 a Matera. Il logo di Matera 2019 sarà consegnato anche a Fargetta, Molella e Prezioso in occasione della festa di Capodanno al Cromie di Castellaneta dove è in programma la Deejay Time Reunion.

Michele Capolupo

La fotogallery relativa all’intervista con il dj Albertino a Matera (foto www.SassiLive.it), alcuni degli scatti memorabili con Albertino anche in occasione della consegna del Pane di Matera negli studi di Radio Deejay.

Biografia di Albertino

Alberto Di Molfetta è nato a Paderno Dugnano, centro dell’hinterland milanese, il 7 agosto 1962. Il suo debutto radiofonico avviene nel 1978 a Radio Music, una piccola emittente dell’hinterland milanese che qualche tempo dopo Claudio Cecchetto trasformerà in Radio Deejay.

Dopo un’esperienza a Radio Milano International accetta la chiamata di Cecchetto e diventa parte della Deejay’s Gang.

A Radio Deejay, alle 14, un giovane Gerry Scotti lo annuncia così: “Vi lascio con Albertino ed il suo Deejay Time”. Il Deejay Time diventa un programma culto della radiofonia italiana grazie ad una conduzione innovativa e ad un linguaggio avanguardista che da vita a neologismi e a personaggi di fantasia che diventano ben presto co-conduttori e parte integrante del radioshow pomeridiano. La playlist è composta di tracce sconosciute che nell’arco di poche settimane diventano delle vere e proprie hit destinate a scalare le classifiche italiane ed europee.

Successivamente conduce la Deejay Parade, la classifica ufficiale di Radio Deejay che, negli anni successivi, conduce anche a Deejay Television in onda su Italia 1. Nel 1994, la sua grande passione per l’hip hop lo porta a creare e a condurre un programma serale chiamato “Venerdì Rappa”, titolo successivamente trasformato in “One-Two One-Two”, spazio in cui promuove l’hip hop italiano dando grande visibilità e popolarità ad artisti del calibro di Articolo31, Sottotono, Neffa, Esa, La Pina.

Grazie all’incredibile popolarità raggiunta, il Deejay Time diventa anche una grande produzione live che Albertino porta in scena nei club, nei palazzetti dello sport e nelle piazze di tutta Italia, insieme ai suoi inseparabili amici Fargetta, Molella e Prezioso. Nel frattempo le compilations Deejay Time e Deejay Parade vendono più di 5 milioni di copie.

Nel corso degli anni Albertino allarga il suo raggio d’azione e diventa volto televisivo, autore di libri e testimonial di campagne pubblicitarie.

Parallelamente a queste attività, Albertino suona da sempre nei migliori club italiani.