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A Matera il convegno internazionale di studi sulle architetture del ‘900 in Basilicata e Puglia

Venerdì 15 novembre 2019 dalle ore 16 e sabato 16 novembre dalle ore 9 a Matera nella sala Congressi della Camera di Commercio, opera dell’architetto Ernesto la Padula e dell’ingegnere Vincenzo Corazza, anno 1935, si svolgerà il Convegno internazionale di studi sulle architetture del ‘900 in Basilicata e Puglia.

L’iniziativa è organizzata dalle Sezioni territoriali Do.co.mo.mo Italia in collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019. Le Sezioni territoriali Do.co.mo.mo sono realtà radicate in un territorio antico, reso moderno dall’assimilazione di opere architettoniche del ‘900 che ne hanno interpretato in modo originale le caratteristiche originali ed identitarie.

Nel corso del convegno verrà presentata la Mostra itinerante “9 itinerari per 100 Architetture del ‘900 in Basilicata e Puglia” che sarà inaugurata a dicembre a Matera presso il Campus Universitario della Università degli Studi della Basilicata, organizzata dalla Sezione Basilicata e Puglia del DO.CO.MO.MO. Italia, in co-produzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Open Design School.

La Mostra è il risultato di un’attività di schedatura del patrimonio architettonico regionale del ‘900, intesa come uno strumento ‘aperto’ e implementabile, con cui ci si propone di conoscere e mettere ‘in rete’ 100 architetture moderne di qualità riconosciuta. I valori di queste opere nel territorio appulo-lucano, spesso riscontrabili in aspetti analoghi di altre architetture costruite in luoghi, tempi e circostanze differenti, ne escono potenziati rispetto a quelli individuabili attraverso l’autonoma considerazione delle singole opere. Esse sono state selezionate su 151 da un Comitato scientifico internazionale di cui fanno parte tra gli altri: William J. Curtis, Federico Bucci, Franco Purini, Amerigo Restucci che ha curato l’introduzione del Catalogo della Mostra, edito da Gangemi Editore, curato da Mauro Sàito e Antonello Pagliuca.

L’allestimento sarà realizzato da Open Design School che ancora una volta si pone come uno strumento fondamentale a servizio delle istituzioni per l’attuazione e l’attivazione di progetti, costruendo un design sartoriale che risponde a diverse esigenze, anche su grande scala. In questo caso, seguendo le modalità progettuali di Open Design School, in linea però con le necessità della mostra e con lo spirito dei tempi, Open Design School ha creato un allestimento in legno modulare e flessibile: dal momento, infatti, che la mostra sarà itinerante, la struttura sarà agile e multiforme, ma anche ecologica, in grado di essere adattata a diversi spazi.

Nei primi anni ’60, Italo Calvino scrive “I nostri antenati”, titolo che rispecchia la tesi della Mostra mirata a sottolineare che l’identità dell’architettura delle nostre regioni meridionali non può fare a meno dell’eredità culturale degli antenati moderni su cui si basa lo sviluppo della città contemporanea, i cosiddetti “monumenti moderni”. L’avvento della industrializzazione nel settore delle costruzioni ha trasformato il concetto vitruviano di ars costruendi. Innovazioni costruttive, tipologiche, funzionali e formali caratterizzano la produzione architettonica del ‘900. Ludovico Quaroni, in “Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura”, afferma che in tale processo di trasformazione «non c’è stato edificio che abbia mantenuto, a rivoluzione compiuta, il tipo o i tipi, il modello o i modelli che esistevano prima».

La Mostra 9×100=‘900 attraversa le “storie” sociali, politiche ed economiche del XX secolo di questo territorio e si articola in percorsi tematici, non cronologici, che collegano la “originalità” delle opere delle due regioni al dibattito culturale nazionale. L’idea “olivettiana” di un’opera di architettura, intesa come espressione della Comunità che l’ha generata, costituisce la chiave di lettura per un percorso sviluppato lungo un secolo attraverso regioni riunite in una continuità fisica e culturale narrata tramite le 100 architetture in mostra. Esse uniscono realismo e visione, pragmatismo e sperimentazione, capacità di confrontarsi con la tradizione ma anche una forte spinta verso il futuro del ‘900 nel Sud d’Italia. Queste caratteristiche originali dell’approccio progettuale italiano ad una “altra modernità”, sono esempi preziosi di un patrimonio moderno rispetto a cui abbiamo la responsabilità culturale e sociale di conservarlo senza disperdere l’unicità dell’immagine e della visione di una nuova Comunità sognata e solo in parte realizzata.

I titoli dei 9 (6+3) itinerari tematici (Infrastrutture e industria, Abitare la campagna, Architetture per la comunità, Insegnare all’italiana, Residenza moderna dentro e fuori le mura, Moderno Sensus Fidei, oltre a Tutela del Moderno, Moderno restaurato, ARCH(XX): un percorso al femminile) sono i primi strumenti di comunicazione, ispirati alla modernizzazione dell’Italia nell’inizio secolo, al periodo del regime fascista fra le due guerre, alla ripresa produttiva degli anni ’50 e ’60, all’evoluzione della società e dell’economia fino al 2000, segnano la partenza per un percorso collettivo da ciò che eravamo a ciò che siamo.

Occuparsi dell’architettura del ‘900, è come frugare fra le foto di famiglia alla ricerca di immagini di parenti e della nostra gioventù. I vincoli statali e le leggi regionali sulla qualità dell’architettura proteggono l’esistenza del patrimonio moderno, invitano alla conoscenza ed alla tutela dell’architettura del ‘900.

Qual è oggi la consapevolezza sociale e culturale del valore dell’architettura moderna nell’uso quotidiano e nell’ambito del processo di restauro del moderno? La tesi strategica della Mostra è quella che i progettisti contemporanei siano “interni” alla storia del modernità, che il processo aperto della “progettualità moderna” sia ancora in corso. L’era della modernità ci appare come una storia in continua trasformazione, una condizione presente caratterizzata da una potenziale “rivoluzione spirituale permanente”. Ne facciamo ancora parte?

Programma

15.11.2019
I VISITA GUIDATA DELLE ARCHITETTURE MODERNE
NEI QUARTIERI E BORGHI DI MATERA
ore 9:00- 11:00
Appuntamento presso l’Hotel San Domenico al Piano, via Roma 15
Tour dei quartieri e dei borghi moderni (G. De Carlo, C. Aymonino,
M. Fiorentino, T. GiuraLongo, M.Fabbri, M.Coppa, L. Quaroni, F. Gorio,
V. Baldoni, P. Corazza, L. Piccinato)

II VISITA GUIDATA DELLE ARCHITETTURE MODERNE
NEL CENTRO DI MATERA
ore 11:30- 13:30
Appuntamento presso il Cinema Duni, via Roma 10
Tour delle architetture moderne del centro di Matera
(E. Stella, V.Corazza, E. La Padula, C. Aymonino, R. Panella,
P. Corazza, M. Manieri Elia, G. Quaroni)

CONVEGNO DI STUDI – I giornata
ore 16:00- 17:00
Camera di Commercio – Sala Conferenze, via Lucana 82
Saluti istituzionali
Salvatore Adduce, Presidente Fondazione Matera 2019
Aurelia Sole, Rettrice Università degli Studi della Basilicata
Antonella Guida, Coordinatore CdS Architettura, UNIBAS_Matera
Aldo Patruno, Direttore Dipartimento Cultura Regione Puglia
Patrizia Minardi, Dirigente Ufficio Sistemi Culturali e Turistici Regione Basilicata
Vincenzo Auletta, Presidente Ance Basilicata
Nicola Bonerba, Presidente Ance Puglia
Giuseppe Fragasso, Presidente Ance Bari e Bat
Maurizio Di Stefano, Presidente Emerito ICOMOS Italia
Edoardo Currà, Presidente AIPAI
Ana Tostões, Presidente Docomomo International
Ugo Carughi, Presidente Docomomo Italia
Pantaleo De Finis Presidente Ordine Architetti P.P.C. della Provincia di Matera
Giuseppe Sicolo, Presidente Ordine Ingegneri della Provincia di Matera

ore 17:00- 18:30
I sessione – ARCHITETTURA E MODERNITÀ NEL MERIDIONE
modera: Antonello Pagliuca, Docomomo Italia
Amerigo Restucci, Università IUAV di Venezia
L’ARCHITETTURA MODERNA E DUE REGIONI DEL MEDITERRANEO: BASILICATA E PUGLIA
Cettina Lenza, ICOMOS Italia – Università della Campania Luigi Vanvitelli
VIDEO: “MATERA OLTRE I SASSI”. I BORGHI E I QUARTIERI COME PATRIMONIO DEL XX SECOLO
Mauro Sàito, Docomomo Italia
FRAGILITÀ E RESTAURO DELL’ARCHITETTURA MODERNA
William J. R. Curtis , Storico dell’architettura
CHANGING PERSPECTIVES ON ITALIAN MODERN ARCHITECTURE:
BETWEEN SOCIAL CONTEXT AND THE UNIQUE WORK

PRESENTAZIONE MOSTRA E CATALOGO9X100=’900
9 ITINERARI X 100 ARCHITETTURE DEL ‘900 IN BASILICATA E PUGLIA

16.11.2019
CONVEGNO DI STUDI – II giornata
ore 09:00-13:30
Camera di Commercio – Sala Conferenze, via Lucana 82
II sessione – COMUNITÀ E CITTÀ
modera: UgoCarughi, Docomomo Italia
Ana Tostões, Universidade de Lisboa
IL CONTRIBUTO ITALIANO PER LA MODERNITÀ
Clementina Barucci, Università di Roma La Sapienza
ARCHITETTURE PER L’ABITARE TRA SUGGERIMENTI LOCALI E CULTURA MODERNA
Massimo Visone, Università di Napoli Federico II
TRA ROTTURA E CONTINUITÀ: L’INDUSTRIALIZZAZIONE
DI UN PAESAGGIO STORICO
Antonio Conte, Università degli Studi della Basilicata
DISEGNO E RILIEVO DEL MODERNO NEL TERRITORIO LUCANO
Caterina Franchini, Politecnico di Torino
ARCH [XX]: UN PERCORSO FEMMINILE VERSO IL SUD
Franco Purini, Università di Roma La Sapienza
MEDITERRANEO E MODERNITÀ

ore 11:15-11:30coffee break

ore 11:45 – 13:30
III sessione – IDENTITÀ E TERRITORIO
modera: Caterina Franchini, Docomomo Italia
Federico Bucci, Politecnico di Milano
“LA NASCITA DI UN’ARCHITETTURA SIGNIFICA
IL PRINCIPIO DI UNA CHIAREZZA SPIRITUALE E
DI UNA VOLONTÀ VITTORIOSA”
Emma Tagliacollo, Università di Roma La Sapienza
SPAZI PER LA FORMAZIONE, LUOGHI PER LA MENTE
Emanuela Scannavini, Università degli Studi di Roma Tor Vergata
VIVERE RURALE TRA TRADIZIONE E MODERNITÀ
Antonello Pagliuca, Università degli Studi della Basilicata
LE ARCHITETTURE PER IL CULTO: TRA LO SPAZIO E LA PAROLA
Antonella Greco, Università degli Studi di Roma La Sapienza
AMABILI RESTI DELLA NOSTRA STORIA
Ugo Carughi, presidente Docomomo Italia
I “BENI IN SERIE” NELL’ARCHITETTURA DEL ‘900 IN
BASILICATA E PUGLIA

ore 13.30-15:30pausa pranzo

ore 15:30-18:30
IV sessione – INDAGINI SUL MODERNO
modera: MauroSàito, Docomomo Italia
Fabio Mangone, Università di Napoli Federico II
RADICI E SVILUPPI DELLA MODERNITÀ IN PUGLIA
MariavaleriaMininni, Università degli Studi della Basilicata
I LASCITI DEL PROGETTO DEL MODERNO A MATERA
Antonio Vito Riondino, Politecnico di Bari
IL LINGUAGGIO TECNICO DELLA MODERNITA’ ITALIANA:
IL MAGAZZINO SALI DI P.NERVI A MARGHERITA DI SAVOIA
Andrea Mantovano, Docomomo Italia
DAL CENTRO ALLA PERIFERIA: BENIAMINO BARLETTI E
UN’IDEA DI CITTÀ
Carolina De Falco, Università della Campania Luigi Vanvitelli
“SOBRIA RICCHEZZA DI MOVIMENTO DI VOLUMI”:
MARCELLO D’OLIVO TRA PUGLIA E BASILICATA
Luigi Acito, Docomomo Italia
MATERA TRA MODERNITÀ E TRADIZIONE IL CONTRIBUTO
DI ETTORE STELLA
Antonio Esposito, Università di Bologna
PATRIMONIO E ZAVORRA

ore 18:30
conclusioni
Giandomenico Amendola, Università di Firenze
LA MODERNITÀ E IL DOPO: LA CITTÀ DEL MEZZOGIORNO